sabato 26 gennaio 2008

CONTINUA LA COLATA DI CEMENTO SUL QUARTIERE PP1


CONTINUA LA COLATA DI CEMENTO SUL QUARTIERE PP1 DI MONTESILVANO

Sono personalmente nell’attesa di essere chiamato per un appuntamento con il Signor Sindaco, richiesta inoltrata tramite la sua Segretaria il giorno 15 Gennaio 2008 alle ore 9: 50.
Il silenzio delle istituzioni all’appello degli abitanti del quartiere PP1, non ha fermata le colata di cemento, e soprattutto non ha tranquillizzato gli abitanti sugli argomenti oggetto di un sondaggio di quartiere, di Dicembre 2007.
Tutto fermo e silenzio ma la cementificazione avanzano. E questo il cambiamento? Noi continuiamo a sperare No. Pia illusione?
Giovedì 25 Gennaio 2008 ore 10,30 ben sei bitumiere in coda presso in cantiere del quartiere PP1,
Anche in questo caso assistiamo impotenti alla realizzazioni di opere, senza conoscere la progettualità del quartiere.

venerdì 18 gennaio 2008

LA CRISI AL COMUNE di MONTESILVANO

Una crisi e' sempre di per sé un fatto negativo, ma analizziamo attentamente le dichiarazioni del Sindaco, Dott. Cordoma , che afferma : ho assegnato dei compiti ai miei assessori, alla data del 31 Dicembre ho fatto la verifica gli obbiettivi non sono stati raggiunti per cui ho azzerato tutto per ricostruire una nuova squadra” riteniamo che questa è una crisi salutare .
Prima considerazione, la verifica e’ stata fatta dopo sei mesi di attività, bene e complimenti il buongiorno si vede dal mattino, continuare nell’andazzo del tirare a campare, avrebbe nuociuto alla cittadinanza e alla Sua giunta.
Seconda considerazione, il fatto che il dott. Cordoma abbia mandato a casa una giunta che non aveva svolto il compito ci fa ben sperare; ricordando che il compito che il dott.Cordoma sì è dato da solo, se alla fine del mandato non sarà realizzato, saranno gli elettori a mandarLo a casa.

Allora vogliamo ricordare quali compiti si è assegnato il signor Sindaco?
Eccoli per sommi capi:

1. Eliminare l’addizionale Comunale IRPEF, ridurre ICI e TARSU attraverso l’abolizione delle spese inutili e degli sprechi.
2. Trasparenza, legalità e uno sviluppo stabile dell’occupazione attraverso la rivisitazione degli strumenti di pianificazione (PRG-Piano Spiaggia-Piano Commerciale).
3. Eliminazione della prostituzione e riduzione della criminalità attraverso l’ottenimento di un presidio fisso della Polizia di Stato.
4. Riduzione del traffico attraverso la realizzazione di importanti opere viarie, più spazi verdi attraverso la costruzione di 3 parchi pubblici.
5. Maggiore assistenza e miglioramento dei servizi alle famiglie attraverso la diminuzione delle rette degli asili nidi, la messa a norma delle scuole pubbliche e la realizzazione del Distretto Sanitario di Base.
6. Conquistare i Fondi Europei necessari per programmare 5 anni di sviluppo e per la riqualificazione urbano.
7. Miglioramento dei servizi e delle strutture sportive attraverso la ristrutturazione del Pala-Roma e la realizzazione di impianti sportivi in ogni quartiere.
8. Sostenere chì è in difficoltà attraverso azioni mirate e con risorse economiche che garantiscono una pronta risposta alle esigenze dei più deboli.
9. Migliorare i servizi al cittadino attraverso l’esaltazione delle competenze dei dipendenti comunali per garantire una risposta celere ed efficiente.
10. Fare di Montesilvano una grande città della cultura attraverso l’istituzione di una facoltà universitaria. Una città attenta ai più deboli, una città finalmente sicura.

Signor sindaco coraggio! I cittadini di Montesilvano sono vigili e attenti, sanno ben comprendere le difficoltà per iniziare, però attendono almeno qualche segnale sui i dieci punti del Suo programma (compito?).
Il Comitato di quartiere il Gabbiano del PP1 e’ nato con l’intento di dargli una mano a realizzare il suo programma, con suggerimenti, segnalazione, ed impegno; ma per far questo e’ necessario un confronto, cosa che da troppo tempo Lei non fa.
Siamo in attesa di una sua convocazione.

Auguri di buon lavoro


Il Presidente
Cav. Stefano De Sanctis

mercoledì 9 gennaio 2008

Montesilvano che non vogliamo




















Via S. Domenico e Via S. Pietro

VIA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE
( Considerazione del Presidente Stefano De sancitis )

Paletti e catene? No Grazie.
Chi ha problemi di mobilità, come le persone disabili, gli anziani o chi soffre di malattie cronache, affronta molte difficoltà nelle strade di Montesilvano. Gli ostacoli non mancano, strade con buche, marciapiedi rotti con alberi abbandonati a se stessi senza potature e strutture fatiscenti; e dove le barriere non ci sono? Ce le mettiamo (vedi via S. Pietro via S. Domenico via D’Annunzio ecc.)
La disabilita’, i problemi fisici che rendono difficile la mobilità e condizionano la qualità della vita, e abbastanza diffusa, ma questo probabilmente i nostri amministratori non lo sanno.
La giornata di una persona disabile spesso è simile a quella di qualunque altra persona, con l’aggiunta di un pesante bagaglio di difficoltà pratiche.
Molte attività della vita di oggigiorno per una persona con disabilita’ sono spesso ostacolate. Oltre alle ben conosciute barriere architettoniche di cui sono piene le nostre città, negli spazi aperti e nei locali, il percorso di chi, per esempio, è in carrozzella è ostacolato da cattivi comportamenti o poca attenzione, ma spesso si tratta anche di mancanza di strategie e prevenzione.
Penso che nelle vie S. Pietro, S. Domenico, D’Annunzio, non era il caso di istallare paletti e catene con i lampioni e alberi al centro dei marciapiedi, ci piacerebbe conosce il parere dell’Assessore alle politiche sociali, che certamente dovrebbe avere rapporti con gente disabili, ammenochè ? le suddette strade non siano riservate solo ad un elite di provetti atleti che non hanno nessuna difficoltà a compiere un percorso ad ostacolo.
La vita e già di per sé un percorso ad ostacoli non aggiungiamone altre oltretutto pagato con soldi pubblici.
Il Presidente : Cav. Stefano De sanctis

martedì 1 gennaio 2008

LA COMUNICAZIONE
Il Comitato di Quartiere il Gabbiano nasce nel mese di novembre 2007, ad opera di alcuni cittadini desiderosi di attivarsi per favorire lo sviluppo sociale, culturale ed umano del quartiere pp1.

La comunicazione per gli uomini e' la cosa più importante; c’è la comunicazione verbale diretta, la più calorosa ma nei tempi del correre sempre meno attuabile. C’è la comunicazione epistolare, ma richiede il dover scrivere la busta l’affrancatura e.. sperare che arrivi. C’è la comunicazione telefonica certamente la più rapida ed immediata ma non resta nulla. C’è internet nuovo strumento tecnologico moderno immediato e certamente testimoniale.
Ecco il motivo per cui il Comitato, il Gabbiano ha creato questo sito, per comunicare con tutti gli aderenti e per ricevere da tutti gli aderenti comunicazione.
V’invito a leggere tutto ciò che metteremo su questo sito, ma soprattutto v’invito a farci pervenire le vostre osservazioni, i vostri suggerimenti e, perché no, le vostre critiche;
per continuare questo nostro impegno il BLOG ha bisogno anche di te.
L’invito va esteso a tutti i cittadini del quartiere, che siano iscritti o meno al comitato, noi siamo tesi a stimolare iniziative e per un armonioso sviluppo del quartiere e per creare una realtà più vivibile per i nostri figli.

IL NUOVO ANNO

E' consuetudine all’inizio del nuovo anno fare dei progetti e scambiarsi gli auguri e oggi attraverso questo mezzo di comunicazione voglio inviare, a tutti quelli che leggeranno questa pagina, un fervido augurio di realizzare nell’anno che arriva tutti i loro progetti ed aspirazioni.
Aggiungo un invito: entrate a far parte del Comitato, perché tra le cose che desideri che si realizzi nel 2008 certamente c’è quella di vivere in un’ambiente con i servizi che funzionino con una viabilità efficiente, con un piano di sicurezza che ti garantisca la tua incolumità; questi sono alcuni obbiettivi che ci proponiamo di realizzare nel 2008.
Il nostro quartiere ha avuto uno sviluppo urbanistico vertiginoso e caotico, frutto di lottizzazioni che quasi mai hanno avuto l’obiettivo di intervenire sull’ambiente con opere qualificanti, ma più spesso quello della mera speculazione edilizia.
Così, anche il territorio ove sono sorte le nostre case, si e' trasformato in periferie carenti di infrastrutture, vivificate da un numero sempre più elevato di giovani famiglie che hanno investito il lavoro d’indere generazioni acquistando una casa.
Oggi subiamo la carenza di verde pubblico gestito ed attrezzato, di un centro sociale, di un piano commerciale; il tutto al fine di una integrazione urbana che non faccia del quartiere un dormitorio
Ci auguriamo inoltre che presto si possa istaurare un dialogo costruttivo tra l’amministrazione ed il Comitato.
Immaginiamo di realizzare questo progetto? Sognare non costa nulla, con tanti Auguri di buon Anno.

Il Presidente

Cav. Stefano De sanctis